Sono
stanco di sentir parlare di “politiche per la famiglia”, politiche che
incorporano sempre quell’alone “cristiano” dove la “sacra” famiglia è in seria
A e tutto il resto è minore e successivo.
Anche
essere single, solo, non è semplice e per noi nessuna politica è mai stata
attuata.
Non
avere famiglia non è né più semplice, né un lusso.
La
casa la gestisci da solo, il muto lo paghi da solo, per un qualsiasi aiuto in
momenti di malattia o vecchiaia, sei solo. E’ una scelta per alcuni, un dato di
fatto per altri, ma non certo deve essere punibile come a dire “te lo sei
scelto, affari tuoi!”.
Mi
piacerebbe sentir parlare di “politiche per la persona”.
Che
poi in quei “single” ci sono anche tante donne sole che hanno figli e che non
sono mai state sposate.
Ci
sono persone anziane.
Io
della “sacra famiglia” ne ho proprio piene le scatole.
Le
spese per un bambino, qualsiasi, dovrebbero essere interamente detraibili in
modo ovvio e diretto, le politiche per la “famiglia” verrebbero da sé.
Basterebbe
che la buona politica accompagnasse la vita di una PERSONA fin dalla sua
nascita: detrazione totale da qualsiasi tassa fino a 14 anni, per poi
progressivamente aumentare, per poi diminuire nella vecchiaia, sempre
considerando il reddito REALE della persona.
Roberto Rospigliosi


